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Contributi a favore dell’Imprenditoria Femminile

Parte il 5 maggio 2022 il bando a favore dell’imprenditoria femminile, che prevede un contributo a fondo perduto e finanziamento a tasso zero per investimenti in beni strumentali, licenze, marchi, brevetti, spese del personale e capitale circolante necessari allo svolgimento dell’attività. A seguire si riportano i dettagli. Le imprese possono essere operanti in tutti i settori.

Soggetti beneficiari

  • Cooperativa e società di persone con almeno il 60% di socie donne;

  • Società di capitale con capitale sociale e componenti del CdA composto per almeno due terzi da donne;

  • L’impresa individuale la cui titolare è una donna;

  • Lavoratrice autonoma;

  • Persona fisica che intende costituire un’impresa femminile.

Agevolazioni Aziende avviate entro un anno

  • Contributo a fondo perduto dell’80% su una spesa massima ammissibile di 100.000€; elevabile al 90% nel caso di donne disoccupate;

  • Contributo a fondo perduto del 50% per spese tra 100.000€ e 250.000€.

Aziende avviate da un anno e da meno di tre anni: contributo a fondo perduto del 50% e un finanziamento agevolato del 50% da rimborsare in 8 anni a tasso zero, a copertura di max l’80% delle spese ammissibili. Aziende che hanno più di tre anni: contributo a fondo perduto del 50% e un finanziamento agevolato del 50% da rimborsare in 8 anni a tasso zero, a copertura di max l’80% delle spese ammissibili. Le spese del capitale circolante saranno coperte solo dal contributo a fondo perduto. Spese ammesse (da sostenersi dopo alla presentazione della domanda o dopo la costituzione della società)

1. immobilizzazioni materiali:

o impianti, macchinari e attrezzature nuovi di fabbrica, anche quelli acquisiti con la formula della sharing economy;

o opere edili, esclusivamente nel limite del 30% del programma di spesa agevolabile, strutture mobili e prefabbricati a servizio esclusivo dell’iniziativa agevolata, purché amovibili e strettamente funzionali al raggiungimento degli obiettivi del programma agevolato;

2. immobilizzazioni immateriali: brevetti; programmi informatici e soluzioni tecnologiche, commisurate alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa femminile;

3. servizi in cloud funzionali ai processi portanti della gestione aziendale;

4. personale dipendente, assunto a tempo indeterminato o determinato dopo la data di presentazione della domanda e impiegato funzionalmente nella realizzazione dell’iniziativa agevolata;

5. capitale circolante (materie prime, materiali di consumo, spese di noleggio, canoni di leasing) per max il 25% dell’investimento.


Dotazione finanziaria

Il Fondo, previsto inizialmente dal Decreto 21 settembre firmato dal Ministero dello Sviluppo di concerto con il Ministero dell’economia e il Ministero per le pari opportunità con 40 milioni di disponibilità, è stato integrato con Decreto del 24 novembre con ulteriori 160 milioni di provenienza PNRR (M5C1 – investimento 1.2 “Creazione di imprese femminili”). La dotazione complessiva è quindi di 200 mln di euro.





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